mercoledì 14 giugno 2023

QUANDO TI DICONO "VIENI AL SINDACATO DOBBIAMO FIRMARE ALCUNI DOCUMENTI".

 Poi arriva il giorno in cui il tuo datore di lavoro ti dice che un giorno della prossima settimana devi andare al sindacato con lui a firmare alcune carte.

Ecco, devi sapere che il tuo datore di lavoro ti ha appena comunicato che sta per darti una grandissima fregatura.
Ebbene si.
Perché al sindacato, o anche all'ITL - Ispettorato Territoriale del Lavoro - il tuo datore di lavoro ti farà firmare un Verbale di conciliazione.
Che cos'è?
Niente, è solo una tua dichiarazione nella quale attesti che non è vero che nei mesi o anni precedenti sei stato pagato meno del dovuto, che non ti hanno pagato le ore di lavoro straordinario, che ti hanno fatto svolgere mansioni superiori e ti hanno pagato meno di quello che dice la Legge, insomma ti farà firmare una dichiarazione nella quale tu rinunci a tutti i tuoi diritti e, per invogliarti a firmare, ti darà un piccolo compenso, poche centinaia di euro, facendoti però capire che lui ti sta facendo un favore. Ti sta aiutando.
Ebbene, dovete sapere che una volta firmato quel verbale non potrete più richiedere nulla per il periodo precedente alla firma. Differenze sulla retribuzione, mansioni ecc. tutto perduto.
Ebbene, nella mia esperienza professionale vedo continuamente casi di questo tipo.
Casi in cui il lavoratore rinuncia volontariamente, ma inconsapevolmente, a decine di migliaia di Euro a fronte di pochi spiccioli per il caffè.
Perché accade questo?
Per due motivi essenzialmente:
1) Il lavoratore ha paura di essere licenziato, ma questa paura è spesso infondata;
2) Le persone che dovrebbero tutelare il lavoratore e fargli capire cosa sta firmando, ed a cosa sta rinunziando, spesso non sono dalla sua parte, non vogliono fare i suoi interessi.
Il mio consiglio?
La prossima volta che il vostro datore di lavoro vi comunica che dovete andare al sindacato a firmare alcune carte dovete, immediatamente, rivolgervi ad un sindacato onesto di vostra assoluta fiducia che possa tutelare i vostri interessi che siete VOI a scegliere non il padrone.
Quindi, attenzione!

venerdì 30 settembre 2022

Guardie giurate, stipendi e problemi della categoria.

( tutti quelli che commentano dicessero anche a quale sindacato sono iscritti perché se non lo sono, non hanno alcun diritto di fare commenti, in quanto il sindacato ha la forza di poter proporre i cambiamenti in base, appunto per la forza che i lavoratori gli danno).
dal Segretario Generale dell'Unal
Francesco Pellegrino
- Salari da 980 euro. - Indennità irrisorie. - Poche tutele. - Mancanza di formazione. Questa è la reale condizione degli agenti di vigilanza.
Controllano banche, supermercati. Piantonano siti sensibili, come ambasciate e tribunali, persino «installazioni militari», e si trovano agli ingressi dei Palazzi di Giustizia.
IN ITALIA ci sono 830 SOCIETÀ. Solo due delle 830 società di vigilanza private che operano in Italia danno lavoro a 45 mila guardie giurate, 20 mila delle quali sono impegnate nel pubblico.
In pratica le G.p.G. sono il sesto corpo di ordine pubblico italiano. Infatti: i carabinieri si aggirano sulle 105 mila unità, la polizia di Stato 100 mila, quella penitenziaria poco meno di 39 mila, la Guardia di finanza 60 mila e la Forestale 7.600.
Oggi con l'avvento del contratto che prevede il personale non armato nelle portinerie, il numero delle G.G. armate è sceso drasticamente.
«LE G.g.G. SONO CONSIDERATI MENO DI ZERO». Le condizioni di lavoro non sono cambiate. Precariato e turni di lavoro anche di 12 ore con stipendi irrisori restano.
Le G.p.G. sono incaricati di pubblico servizio, ma non sono considerati pubblici ufficiali. Una differenza non da poco. Visto che limita le mansioni all'esclusivo controllo. Le G.p.G. svolgono gli stessi compiti delle forze dell'ordine, ma non sono riconosciuti, di fatto " Non sono né carne né pesce".
INOLTRE I SINDACATI RAPPRESENTATIVI SONO INADEGUATI. Ogni società di vigilanza è controllata da questure e prefetture, però il loro contratto non è seguito dal Viminale, ma "dai sindacati, spesso coordinati da persone che non sanno nulla della professione e che prima facevano altri mestieri ". Le GpG esigono solo più sicurezza e più tutele, al pari delle forze dell'ordine. Per esempio, essere in servizio in due in pattuglia, mentre per contratto i vigilantes devono essere soli. Fare corsi di autodifesa, visto che l'uso dell'arma è solo una extrema ratio. Maggiore stabilità contrattuale. «Gli stipendi sono decisi a livello provinciale e non si vedono aumenti da anni».
Poi c'è il problema della Visita medica, nessun test specifico e l'uso del p. d'armi.
Le G.p.G. non devono superare alcun test psico-attitudinale. Sono sufficienti una visita dal medico curante e una alla Asl. Una volta assunti da una società, si frequenta un corso generico e poi vengono "sbattuti in strada", a rischiare la vita.
Poi, per chi lavora presso luoghi pubblici è previsto UN CORSO AD HOC PER IL SERVIZIO PUBBLICO, come un tribunale, si frequentano corsi sul funzionamento del metal detector, antincendio e di primo soccorso. Più una infarinatura sulle leggi. Ma nulla di più.
Oggigiorno, un ripiego per molte persone rimaste senza lavoro e con la fame di lavoro che esiste, fare la guardia giurata è l'ultima spiaggia.
C'é da dire che la vita del vigilantes è tutt'altro che una pacchia. Con il nuovo contratto è stato inserito il sesto livello. In pratica si parte con una paga mensile che è inferiore ai 1.000 euro. Una miseria se si considerano i rischi che dipendono da città a città, da sito a sito. Così vengono riconosciute indennità particolari che quantificano qualunque rischio. Per esempio: < Rischiare di essere uccisi davanti a un tribunale vale al giorno 1,90 euro>, < stare sulla strada la notte vale 5,61 euro in più al giorno>. Questo è il valore che si è data alla VITA: pochi centesimi di euro.
Per non parlare poi degli gli straordinari e ironia per la domenica è prevista una indennità festiva di 0,71 euro al giorno.
E' così che in questo scenario si inserisce il business delle società di vigilanza con turni massacranti e zero spese. La maggior parte di esse sono nate solo per fare business. Non si preoccupano dei dipendenti, anzi molti di loro vengono assunti per sei mesi e poi lasciati a casa.
L'azienda paga al dipendente solo ed esclusivamente la divisa. La pistola è a carico del lavoratore. Inoltre le macchine per le pattuglie poi quasi sempre sono in leasing, quindi scaricabili. La formazione, che sarebbe obbligatoria ogni due anni, molte volte è solo un optional. Le sette ore contrattuali, più una nel caso di turni da otto, spesso diventano addirittura 12. «Lavorano sottocosto» .
Per svolgere il lavoro a norma, senza problemi e permettere all'impresa di guadagnare, una guardia dovrebbe guadagnare dai 19 ai 20 euro l'ora. Ne prendono 5,86 lordi».
Poi anche con l'evento dei NEWORK e GLI APPALTI PRESI AL RIBASSO spesso i turni di lavoro vengono raddoppiati. Se una società deve coprire la sorveglianza di un sito per 24 ore spalma l'orario h24 su due vigilantes, che lavorano 12 ore, anziché su tre o quattro vigilantes. Così impiegando meno G.p.G. aumentano il loro guadagno, potendo così fare offerte inferiori per potersi aggiudicare un appalto.
Ecco spiegato il perché dei ribassi con cui vengono vinti gli appalti: «Lucrano sulle vite delle G.p.G.», e meno male che tutte le aziende hanno firmato e accettato un CCNL di categoria proprio per rispettare e valorizzare il lavoro delle G.p.G.!
Poi esistono le varie organizzazioni a cui si sono iscritte alcune Aziende del settore vigilanza, sono le Associazioni datoriali: U.N.I.V. -- A.S.S.I.V. e - A.N.I.V.I.P. Esse sono le più grandi a cui si sono rivolte quasi 225 aziende su oltre 800 Istituti di vigilanza esistenti in Italia Quindi tutte e tre le associazioni ne rappresentano appena in percentuale il 28 %. Scopo primario di queste Organizzazioni è tutelare le Aziende iscritte e garantire che queste rispettino il CCNL di categoria assunto. Basta leggere il loro Statuto cosa si propone, Ma realmente cosa fanno? <DORMONO>
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mercoledì 16 febbraio 2022

DOPO SETTE ANNI NON HANNO ANCORA TROVATO LA QUADRA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO, “SONO ANCORA TROPPO DISTANTI”!

 copia del comunicato:

Nelle giornate del 14 e 15 febbraio si è svolto l’incontro per il CCNL Vigilanza Privata, alla presenza delle Segreterie Generali. Le Associazioni Datoriali hanno finalmente presentato la loro prima proposta in termini salariali che è stata giudicata largamente insufficiente dalle OO.SS.
In particolare, la proposta prevede l’erogazione di un aumento distribuito nell’arco di un periodo di vigenza quadriennale, con decorrenza da marzo 2022 in quattro rate fino al 31.12.2025; la proposta economica comunque non potrebbe superare quanto derivato dal parametro dall’IPCA. inoltre, non vi è disponibilità al riconoscimento del periodo pregresso, intercorso dalla scadenza del precedente CCNL ad oggi.
Sotto il profilo dell’impianto, la proposta non tiene conto dell’esigenza - da sempre espressa dalle OO.SS. - di recuperare il differenziale relativo al salario dei livelli di inquadramento dei servizi di sicurezza, che rischierebbe così di continuare a presentare i noti e conclamati problemi di insufficienza.
Come OO.SS., nel rimarcare tali incongruenze, giudicando nettamente insufficiente la proposta, abbiamo ribadito che l’aumento salariale deve tenere conto del lungo periodo trascorso e deve attestarsi ai valori retributivi medi ottenuti nei rinnovi contrattuali e che anche la collocazione delle tranche è punto importante per raggiungere nel periodo di vigenza contrattuale una massa salariale soddisfacente. Inoltre, bisogna che ci si attesti, a regime, a livelli retributivi dei Servizi di sicurezza ad importi coerenti con la
specificità di questa attività.
Purtroppo non è stato possibile sviluppare la discussione in quanto le Associazioni Datoriali hanno giudicato talmente ampie le distanze tra le posizioni da richiedere un supplemento di verifica al proprio interno circa la fattibilità del percorso negoziale.
Si è così stabilita una nuova sessione di trattativa per i giorni 1 e 2 marzo, sollecitando entro tale data anche la conclusione del confronto sulle materie del mercato del lavoro e dell’orario di lavoro, della contrattazione integrativa e del cambio di appalto: argomenti sui quali, dopo la discussione svolta il 9 febbraio, si era in attesa di comprendere il punto della mediazione conclusiva.

martedì 20 luglio 2021

CCNL VIGILANZA PRIVATA INCONTRO DEL 1° LUGLIO 2021

  https://www.fisascat.it/news/sicurezza

https://cdn.fisascat-cloud.it/fisascat/attachments/ccnl-vigilanza-verbale-di-incontro-def_1625648493504.pdf


CCNL VIGILANZA PRIVATA ..... ECCO LA NUOVA DENOMINAZIONE DEL SETTORE ?

"CCNL PER DIPENDENTI DA IMPRESE DI VIGILANZA

 PRIVATA E SERVIZI DI SICUREZZA"

Cari colleghi il 1 Luglio 2021 le parti sociali si sono incontrate per discutere del rinnovo del contratto nazionale del lavoro.

Per quanto allegato alla presente è ormai chiaro che le parti sociali hanno discusso che il settore della vigilanza privata e sicurezza privata sarà contenuto in un unico testo.

Sono state individuate 4 tipologie di servizi da disciplinare in un unico CCNL.

Servizi di Vigilanza Privata (GPG);
2. Servizi di Sicurezza per i quali non è richiesto il possesso del decreto di GPG;
3. Servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi;
4. Attività di stewarding all'interno degli impianti sportivi.

 

Svaniscono con i loro colpi di firma Le nostre speranze, di vedere con il prossimo rinnovo del CCNL maggiore attenzione nel distinguere le varie tipologie di prestazioni e porre maggior attenzione agli articoli contrattuali relative alla sicurezza privata.

Applicare un unico CCNL distinguendo ogni settore per noi sarebbe la soluzione migliore ma purtroppo non è così.

Quanto accade nel nostro settore e quanto non accade ci duole specificarlo ma è da attribuire a noi lavoratori che ci lamentiamo ma non reagiamo a quanto firmato da quelle teste su quelle poltrone.

La vostra adesione a tali realtà supporta la loro certezza che stiano facendo il giusto e bene.







giovedì 13 maggio 2021

UNAL: AVVISO PER LA COMPILAZIONE DEL 730 GRATUITO (PRECOMPILATO)

 Sindacato UNAL

Per chi deve fare la dichiarazione del 730 e vuole risparmiare

può procedere con il 730 precompilato.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

dal 10 maggio puoi visualizzare la tua dichiarazione precompilata e il relativo foglio riepilogativo;

dal 19 maggio puoi accettarla, modificarla e inviarla.

Se sei in possesso dello SPID allora puoi cliccare direttamente il seguente LINK: CLICCA QUI:

Se invece hai solo il PIN per il sito dell’INPS puoi cliccare il seguente link

https://dichiarazioneprecompilata.agenziaentrate.gov.it/PrecomWeb/ 

Dopo aver cliccato sul link ti basterà seguire le varie tappe, non è complicato,

nella maggior parte dei casi ti basterà solo verificare che i dati inseriti siano corretti

per poi procedere all’invio, in caso contrario, puoi fare le modifiche necessarie ed inviarla.

sabato 8 maggio 2021

Guardie giurate assassine? No, vittime armate dallo stress

Lo dichiara Francesco Pellegrino, Segretario Nazionale dell’Unal, il sindacato che rappresenta le guardie giurate.


LEGGI L'INTERVISTA AL SEGRETARIO NAZIONALE DELL'UNAL>>>Guardie giurate assassine? No, vittime armate dallo stress

lunedì 29 marzo 2021

Controllo buste paga

Il servizio offerto dagli uffici vertenze UNAL consente ai lavoratori di verificare se con la propria busta hanno percepito le spettanze previste e stabilite dal contratto di lavoro.Di constatare se gli elementi retributivi, quali ad esempio scatti di anzianità, corresponsione degli aumenti contrattuali, indennità e maggiorazioni, ore di lavoro straordinario, sono in linea con quanto svolto dal lavoratore o dalla lavoratrice e quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro.La verifica permette inoltre di chiarire se le mansioni effettivamente svolte dalla lavoratrice o dal lavoratore sono correttamente inquadrate e retribuite sulla base delle indicazioni

Busta paga con diciture inutili per far convincere il dipendente che dopo averla firmata non pùò fare più nulla.

La postilla in calce alla busta paga, tipo quella che appone la COSMOPOL SPA di Avellino.

È una forzatura perché il lavoratore può transigere solo con il 411 cpc e assistito dal sindacato o da un professionista di fiducia. Questa firma serve solo a far credere al dipendente che ha accettato e non può fare più nulla. Rende naturalmente difficile la prova da parte del lavoratore la dimostrazione di quanto ha fatto di più perché loro potrebbero non presentare i fogli presenza e dire che la busta paga è esatto per come confermato dallo stesso lavoratore. Ma se il dipendente ha le prove e riesce a dimostrare di avere fatto più ore o meno riposi e ferie quella dicitura finale non serve a nulla. Tenete conto che oggi le buste paga non vanno neanche firmate più perché i lavoratori vengono pagati con bonifico.

venerdì 12 marzo 2021

Le guardie giurate sui treni ed altri mezzi pubblici, ecco come devono portare le armi.

Il Sindacato UNAL fà chiarezza sull’argomento, in quanto tanti tuttologi inesperti in materia dicono su questo di tutto e di più.

Per l’art. 33 del DPR 753/1980:”Fermo restando quanto stabilito dalle vigenti leggi in materia di detenzione di armi nonché di tutela dell’ordine democratico e della sicurezza pubblica, è vietato portare con sé sui treni e nei veicoli armi da fuoco cariche e non smontate. Le munizioni di dotazione devono essere tenute negli appositi contenitori e accuratamente custodite.
Il divieto di cui al comma precedente non è applicabile agli agenti della forza pubblica nonché agli addetti alla sorveglianza in ambito ferroviario.”
Questa disposizione è stata recepita dai regolamenti di Trenitalia ed altre aziende di trasporto pubblico come l’ATAC.
In sostanza significa che una guardia giurata che finisca il lavoro avrà sempre il porto d’armi ma – come un qualsiasi privato cittadino con porto d’armi ma – a differenza dei carabinieri ad esempio – se per tornare a casa deve prendere il treno dovrà smontare la propria arma e portare a parte le cartucce.

lunedì 21 dicembre 2020

Sciopero generale della vigilanza privata e degli addetti ai servizi fiduciari per la giornata del 24 dicembre 2020

 


SCIOPERO GENERALE DELLA VIGILANZA PRIVATA E DEGLI ADDETTI AI SERVIZI FIDUCIARI PROCLAMATO DA FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL E UILTUCS  PER L’INTERA GIORNATA DEL 24 DICEMBRE PER TUTTI I TURNI DI LAVORO

(così come riportato sul sito della Commissione di garanzia sugli scioperi https://www.cgsse.it/calendario-scioperi/dettaglio-sciopero/276731 ) che lo sciopero generale ha la durata di 24 ore con inizio alle ore 00,00 del 24 dicembre 2020 per terminare a conclusione nello stesso giorno 24 dicembre 2020, alle ore 24,00.

Questa doverosa precisazione da parte del Sindacato Unal che ha aderito allo sciopero generale, è dovuta al fatto che in rete girano dei volantini, su carta intestata e non firmata, quindi privi di autenticità dei Sindacati che hanno proclamato il suddetto sciopero generale che danno informazioni ERRATE ai lavoratori sugli orari in cui si può effettuare lo sciopero.  

Noi per non far si che i lavoratori si venissero a trovare in difetto nei confronti delle Società di vigilanza, abbiamo contattato la Commissione di Garanzia sugli Scioperi, la quale ha confermato in nostro pensiero che lo sciopero generale  inizia come sopra indicato.

Per semplificare: Inizia alle ore 24,00 della notte del 23 Dicembre dove inizia il giorno 24 Dicembre.

 Lo sciopero terminera' alle ore 24:00 della notte del 24 Dicembre dopo 24 ore di sciopero.

Non come è stato indicato sui volantini qui sopra menzionati che i lavoratori si potevano astenere dal lavoro per sciopero fino alle ore 06,00 del 25 dicembre, data che non rientra nella proclamazione dello sciopero.

Chi avesse necessità di ulteriori chiarimenti può contattare i responsabili di zona dell’UNAL

Cordiali saluti e buon sciopero.